Cancello ed Arnone-Formazione per i responsabili dei Gruppi di Preghiera S.Pio

i rappresentanti di Cancello ed Arnone con il Vescovo Santoro e Padre Marciano Morra

 Assemblea generale a S.G. Rotondo

 di Mattia Branco

Un esperienza di fede, ma anche di formazione per i responsabili dei Gruppi di preghiera,quella fatta a S.Giovanni Rotondo nei giorni scorsi. Un assemblea foltissima,tanto che gli organizzatori hanno dovuto provvedere ad aggiungere altre sedie nella già grande sala conferenze sita al quarto piano dell’Ospedale La Casa di Sollievo della Sofferenza voluta dal santo di Pietrelcina ed oggi diventata una delle più importanti strutture ospedaliere a livello mondiale. Il dinamico Padre Marciano Morra, segretario Generale dei Gruppi ha aperto la seduta mattutina dopo la Celebrazione delle Lodi, e dopo aver salutato tutti i presenti ha passato subito la parola a S.E. Mons. Michele Castoro,Arivescovo di Manfredonia,-Vieste e S.Giovanni Rotondo, Direttore Generale dei Gruppi di Preghiera e Presidente della Casa Sollievo della Sofferenza. Lo stesso Arcivescovo ha tenuto la prima relazione “L’impegno formativo dei Gruppi di Preghiera per una nuova Evangelizzazione”. Questa in sintesi il contenuto del suo intervento:”I gruppi devono non devono mai andare da soli, ma sempre accompagnati dai padri spirituali e rispettare le regole dello statuto. Il nuovo impegno formativo deve concentrarsi sulla nuova teoria della  evangelizzazione diventando la profezia del futuro e suscitare un nuovo dinamismo. Oggi nel mondo sorgono ancora tanti gruppi, ma anche tanti si sciolgono, bisogna fare, ma anche contemplare il Volto di Cristo, noi dobbiamo proprio ripartire da Lui. Alcuni sono i nuovi fondamentali punti del nostro percorso: La Santità che significa anche far bene nel proprio lavoro; La preghiera che ci mette in collegamento con Dio perché oggi c’è un mondo meno cattivo ma più distratto. Una novità che abbiamo sentito in questi ultimi tempi è che molti fedeli stanno riscoprendo il piacere di passare qualche giorno di ferie nei monasteri. Bisogna pregare sempre, perché chi non prega rischia di diventare un cristiano mediocre. La Messa Domenicale deve essere vissuta come un momento di gioia con Gesù. Un altro punto importante è il Sacramento della Penitenza. Oggi c’è una crisi del senso del peccato perchè ognuno nella libertà crede che ogni cosa possa essere lecito. Punto centrale della nostra vita è la riscoperta  del valore fondamentale della famiglia  che è stata lasciata a se stessa formando famiglie a breve termine,perciò il nostro compito e quello di stare soprattutto vicino ai giovani per la loro formazione a cui, forse anche la parrocchia ha rinunciato. Anche nel mondo del lavoro la Chiesa deve essere più presente. Nel settore sanitario non ci deve essere solo un’eccellenza medica, ma ci deve essere un maggior rapporto con gli ammalati e con i loro famigliari. All’interno dei Gruppi ci deve essere una maggiore comunione, ma anche all’interno delle diocesi. La Carità deve essere in ogni nostro gesto della vita quotidiana, perché se manca la Carità non abbiamo fatto nulla”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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