Martedì 20 luglio, nella quasi totalità degli stabilimenti balneari italiani, i servizi di spiaggia giornalieri saranno offerti gratuitamente.

 a cura di Marcello Giocondo Presidente Prov/le SIB

 litorale domitio

 Le ragioni di una iniziativa così fuori dal comune sono sostanzialmente due:

la prima nasce dalla necessità di rimarcare come Governo e Parlamento abbiano accettato i rilievi della Commissione europea in ordine al rinnovo delle concessioni demaniali turistico-ricreative rinunciando ad ogni assunzione di responsabilità per l’indirizzo politico sinora perseguito in tema di turismo balneare, nonché ad ogni difesa della sua specificità nel quadro del turismo europeo e mediterraneo. Atteggiamento che se non velocemente modificato, anche in attuazione del federalismo demaniale,  introduce tali elementi di precarietà che rischia di scardinare un settore importante dell’economia italiana – 30.000 imprese, 300.000 addetti diretti che ne producono 3 milioni nell’indotto –  costituito prevalentemente da piccole e medie imprese, quasi tutte a conduzione familiare, smentendo così clamorosamente tutte le asserzioni, anche quelle  ultimamente fatte  dal presidente Berlusconi, sul ruolo insostituibile e trainante che svolgono nell’economia italiana. Si chiede al Governo di avere un ruolo più attivo e meno casuale e distratto nei confronti di questo settore anche in ordine al problema dei canoni demaniali che, se non risolto, rischia di travolgere un migliaio di imprese. In questo caso la distrazione è ancora meno comprensibile visto che non si vuole accogliere una proposta sottoscritta dal ministro Brambilla, dalle Regioni e dalle Organizzazioni delle imprese che, introducendo un sistema più equilibrato di determinazione, consentirebbe di raggiungere un gettito superiore a quello attuale senza mettere a rischio l’esistenza di così tante imprese. Così come è necessario che venga velocemente fermato il tentativo da parte delle Agenzie del Demanio di appropriarsi di strutture che, per come sono state autorizzate e realizzate, non hanno i presupposti di legittimità per una loro acquisizione da parte dello Stato;

la seconda vuole promuovere gli stabilimenti balneari anche nei confronti di coloro che, abitualmente, non li utilizzano per le loro vacanze al mare .  E’ l’occasione per conoscere  il ruolo che queste imprese svolgono anche in termini di sicurezza, di ordine pubblico, di quantità e qualità dei  servizi che erogano, di importanza della loro presenza stabile sul territorio  costiero. I nostri clienti abituali  ben ci conoscono e  apprezzano l’attività peculiare e creativa che svolgiamo in modo così vicino e puntale alle loro esigenze. Tale  attività  rappresenta un vero e proprio patrimonio culturale e sociale che rende uniche le coste italiane e che costituisce l’attrattiva principale delle località  turistiche balneari del nostro Paese. Località connotate complessivamente da un livello di qualità molto alto,  con punte di vera e propria eccellenza famose in Italia e nel mondo.

 La nostra iniziativa odierna vuole rimarcare la necessità che un patrimonio di imprese così importante venga valutato senza pregiudizi ma per quello che esso rappresenta veramente nel tessuto economico e sociale del  Paese.

 

 

Questo documento sarà consegnato nella  giornata del 19 luglio 2010  alla Presidenza della Repubblica, del Senato, della Camera dei Deputati, del  Consiglio dei Ministri e delle Regioni.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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