CASAPULLA. È IN CORSO NELLA LOCALITA’ “CENTOPERTOSE” LA 1^ EDIZIONE DEL PRESEPE VIVENTE “LA PICCOLA BETLEMME” CURATO DAGLI ORATORIANI DI “S. DOMENICO SAVIO” E DAL PADRE SPIRITUALE DON LUIGI MORETTI.

 

Nella notte sacra – lontano centinaia di chilometri dalla straordinaria, santa nascita che duemiladieci anni fa ha dato una svolta radicale al mondo fino ad allora regolato da norme improbabili, vissuto senza amore, cambiando così la storia dell’umanità che nei secoli non avrà fine – nella località Centopertose in Casapulla è sorta “La piccola Betlemme”. Intrigante l’orario, le cinque della sera, suggestivo lo scenario, una piccola zona collinosa che manifesta singolari fenomeni carsici, concreto, sensibile, umile nel suo abito talare l’autore e regista che, con perizia ed intelligenza, ha guidato i centonovantasette oratoriani della Parrocchia S. Elpidio V. che si sono calati nei panni di quella gente semplice che ha avuto – come leggiamo nelle Sacre Scritture – un modestissimo tenore di vita, limitato all’essenziale, e ne hanno abbracciato le arti ed i mestieri. Alle cinque della sera, scortati dall’impareggiabile don Luigi Moretti, nonostante l’elevato numero dei visitatori giunti dalle più disparate località della nostra regione, seguendo il percorso stabilito e fissando gli occhi ora sulle luci che mettevano in risalto il fascino delle diverse cavità della roccia, prodigioso fenomeno della natura, ora sulla noria, costruita ex novo per la speciale occasione, ‘ava’ delle moderne tecniche di irrigazione che, a suo tempo, abbiamo visto in azione, ora sulle strutture miseramente arredate dentro le quali operavano materialmente i vari mestieranti, pionieri, precursori, progenitori degli nostri artigiani, ora sugli animali protetti nei porcili, nei recinti, nelle stie e sui custodi, poi nella ‘grotta’ impagliata davanti al ‘bambino’ nato da poche ore, ai ‘genitori’, al bue ed all’asinello, c’è davvero da riflettere, ci si sforza più che tornare indietro nel tempo, di recepire il messaggio partito dalla Betlemme della Giudia, abitata da gente povera, fondato ed immutato sulla pace e sull’amore. È il messaggio che, ripreso da don Luigi (… ha inteso far pervenire, anche per il nostro tramite, un sentito ringraziamento ai proprietari dell’immobile per averne concesso la disponibilità) con la rappresentazione di questo primo presepe vivente, finalizzato altresì ‘a cementare l’unione fattiva e disinteressata di tante persone’ va oltre Centopertose, trasmesso com’è per essere recepito dagli ‘uomini di buona volontà’.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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