CASERTA – Successo della personale dell’artista casertano Scarpati a Bressanone

 

Pasquale Scarpati a centro

di Nunzio De Pinto

Si è conclusa, presso il comprensorio sanitario di Bressanone (Bz), la mostra personale di Pasquale Scarpati, artista nato a Caserta, ma dal 1983 residente in Alto Adige. La personale, che ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica, ha aperto i battenti lo scorso 1° settembre ed è rimasta aperta per trenta giorni ed ha visto esposte 24 opere dell’artista casertano. Scarpati, sposato con la sig.ra Dolores, si è avvicinato alla pittura da autodidatta, cercando sempre di conciliarla con i suoi innumerevoli impegni sia lavorativi, che familiari. Legato da sempre alla sua terra, la Campania, cerca di rappresentarla anche nei suoi quadri. Nei suoi dipinti, infatti, sono spesso presenti il giallo, l’arancio e l’azzurro, colori vivaci che riportano alla mente l’estate. Ma anche il suo paese adottivo, il Trentino Alto Adige, lo rappresenta con colori tipici della zona: il marrone delle montagne, il verde dei prati ed il giallo “acido” che ricorda le foglie appassite delle strade nel periodo autunnale. Nella sua pittura Scarpati raffigura spesso la figura femminile che è uno dei temi fondamentali nella sua pittura, perché oltre a essere generatrice di vita, è attirato dall’incantevole bellezza delle sue forme. Il pittore dipinge solo ad acrilico, ma anche se questa è una tecnica a stesura piatta, riesce comunque a dare il volume e la plasticità delle forme. La sua pittura si può definire di tipo surrealista, e si avvicina molto allo stile di Magritte, ma è difficile classificarla bene con una corrente artistica, perché è una pittura nuova, ricca di sfumature, in cui al centro c’è solo l’artista e le emozioni che il pittore prova nel momento in cui dipinge il quadro. “Ringrazio” – ha affermato l’artista all’indomani della chiusura della personale – “mia moglie Dolores ed i miei due figli, Renato e Luca, che con il loro affetto ed il loro amore, mi hanno dato la forza anche nei momenti più bui della mia vita. Ringrazio, altresì, i miei genitori, Rosa e Renato, che con la loro stima, mi hanno sempre incoraggiato e sostenuto nelle mie scelte. Infine” – ha concluso – “ringrazio anche coloro che mi hanno dato la possibilità di esporre le mie opere nei loro locali, fra cui il Dr. Siegfried GATSCHER (a dx) direttore del comprensorio sanitario di Bressanone”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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