CASERTA – FESTA GIORNALISTI – 21 GENNAIO 2012 –

di Paolo Pozzuoli

Momento della celebrazione

 

Vescovo Farina e il Presidente Zinzi

Nell’ora che precede le déjeuner si è meglio predisposti a reggere ed a superare determinati frangenti e, perché no?, a gustare ogni sorta di predica ed a riflettere su taluni messaggi, semplici, diretti, chiari e/o forti che siano. Il perché di tutto questo è da riferire, da mettere in relazione alle due speciali celebrazioni – cui anche da fedeli siamo stati onorati di partecipare – che ci hanno consentito di vivere con particolare intensità veri momenti di meditazione e riflessione. Ieri l’altro, 20 gennaio, presso la Chiesa dedicata al Santo Patrono, S. Sebastiano Martire, ricorrendone la festività, un salesiano, don Franco Galeone, ne ha tessuto le lodi ed ha esortato i fedeli a ‘seguirne l’esempio, affidarsi a Lui per essere sempre migliori, veri cristiani; i Santi pregano seriamente per avere la forza di fare la volontà di Dio: bisogna dunque imitarli per crescere nella fede, nella speranza, nella carità’. Ieri, 21 gennaio, giorno in cui la Chiesa festeggia S. Francesco di Sales, il Santo Patrono dei giornalisti, nella Cappella del Seminario, sempre nutrita, (notati il Presidente della Provincia, On. Mimì Zinzi, i presidenti regionali dell’Ordine di ieri, Ermanno Corsi, e di oggi, Ottavio Lucarelli, il presidente provinciale Michele De Simone, Luigi Ferraiuolo, Antonio Arricale, Alberto Zaza d’Aulisio, Daniela Volpecina, ed i colleghi di periferia, Mattia Branco e Raffaele Raimondo, che, per ruolo, compiti, saggezza, competenza e preparazione, hanno molti punti in comune, tanti riferimenti con i vecchi curati di campagna e/o medici di antichi paesi) un gesuita, Padre Antonio Spadaro, direttore de ‘La Civiltà Cattolica’ ha presieduto la sacra Eucaristia – nel ricordo di Mario Frattari, Mimmo Mingione (targhe alla memoria sono state consegnate alle mogli), Marinella Carotenuto e in suffragio dei giornalisti che non sono più fra noi -  concelebrata da don Michele  Tagliafierro e don Nicola Lombardi e l’assistenza del giovane seminarista Stefano Sgueglia. Padre Spadaro, all’omelia, ha tratteggiato la figura di S. Francesco di Sales, ricordando il perché è anche Patrono dei sordomuti “il suo messaggio è ancora oggi attuale: è ricorso al volantinaggio quando intuì che le sue parole non venivano per nulla intese”. Toccando poi i tanti aspetti della comunicazione – dalla dinamica dell’informazione  all’importanza della trasmissione della notizia – e soffermandosi sui ruoli etico e cristiano del giornalista, ha sintetizzato la ‘storia’ della Rivista che dirige e confidato la sua esperienza di religioso e giornalista ed il consequenziale arricchimento professionale, umano… che discende dal costante  confronto con i confratelli. Ha quindi concluso significando che “il giornalista non solo deve amare il mondo ma deve esprimersi in modo universale da comporre come testimonianza di Dio qualsiasi cosa pubblica, per fare un mondo migliore”.

S. E. Mons. Pietro Farina che ha presentato Padre Spadaro ‘sarà lui a celebrare perché da giornalista a giornalisti ci si intende meglio’ e, nel congedare  l’assemblea, ha esortato tutti a ‘fare un piccolo sforzo, a dare il meglio di se stessi, ad un sempre maggiore  impegno perché la comunicazione sia trasmissione della propria identità’ ed ha confermato la sua ‘disponibilità per tutti’. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16, presso la Biblioteca del Seminario, cerimonia di consegna del premio “Le Buone Notizie” a Padre Antonio Spadaro, Direttore de “La Civiltà Cattolica”, Stefano Maria Paci, di Sky Tg24, e Maria Concetta Mattei del Tg2.

Paolo Pozzuoli

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *