Santa Messa Domenica 22 Gennaio 2012

 

LA PAROLA DI OGGI
22 gennaio 2012 
Domenica
S. Vincenzo
III tempo ordinario (B) – III

PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio, Signore di tutti i tempi, nelle tue mani collochiamo anche il tempo di questo nuovo giorno, che la tua bontà ci ha donato.
Desideriamo che esso sia illuminato e guidato dal tuo Figlio crocifisso e risorto, pienezza di ogni tempo. Perciò, per la grazia di Gesù, che visse nel tempo senza lasciarsene dominare, ti chiediamo di liberarci dalla tirannia delle ore che noi chiamiamo libertà e vita. Non permettere che perdiamo l’ora della tua misericordia e della nostra conversione. Amen.

ANTIFONA D’INGRESSO
Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore da tutta la terra; splendore e maestà dinanzi a lui, potenza e bellezza nel suo santuario. (Sal 96,1.6)

COLLETTA
Dio onnipotente ed eterno, guida i nostri atti secondo la tua volontà, perché nel nome del tuo diletto Figlio portiamo frutti generosi di opere buone. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA (Gn 3,1-5.10)
I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia.
Dal libro del profeta Giona
Fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Ninive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore.
Ninive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta».
I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli.
Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 24)
R. Fammi conoscere, Signore, le tue vie.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
(He) Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza. R.
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore. R.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via. R.

SECONDA LETTURA (1Cor 7,29-31)
Passa la figura di questo mondo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo!
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (Mc 1,15)
R. Alleluia, alleluia.
Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo.
R. Alleluia.

VANGELO (Mc 1,14-20)
Convertitevi e credete al vangelo.
+ Dal Vangelo secondo Marco
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Parola del Signore.

OMELIA
Nel Vangelo di Marco è la prima predica di Gesù.
È brevissima, ma offre una sintesi felicissima dei temi fondamentali di tutta la sua predicazione: il compimento del tempo, il regno di Dio, la conversione, la fede al vangelo. Poi vi è la chiamata dei primi discepoli: è il paradigma concreto di ogni sequela.
Ci sono due indicativi teologici che sono la ragione dei due successivi imperativi antropologici: è suonata l’ora messianica, l’attesa è finita poiché il regno di Dio si è fatto vicino, è ormai presente nella storia, perciò non è più possibile rimandare la decisione, occorre convertirsi, cambiare cioè la testa e la direzione del cammino passando a credere al vangelo.
Conversione e fede non sono due azioni che si succedono, ma due momenti del medesimo movimento: quello negativo del distacco, quello positivo di fondare la vita sul vangelo, cioè credere, mettendosi a seguire Gesù, appunto come Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni.
Vangelo è il termine greco che significa lieta notizia nuova, e una bella notizia evidentemente porta gioia. Il regno di Dio è l’espressione riassuntiva di tutta la gioia. Gesù è questo regno arrivato: la gioia è qui a portata di mano. Chi decide di seguire Gesù è sicuro di arrivarci anche lui.

PREGHIERA SULLE OFFERTE
Accogli i nostri doni, Padre misericordioso, e consacrali con la potenza del tuo Spirito, perché diventino per noi sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
“Il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo”. (Mc 1,15)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che in questi santi misteri ci hai nutriti col corpo e sangue del tuo Figlio, fa’ che ci rallegriamo sempre del tuo dono, sorgente inesauribile di vita nuova. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE
“Il tempo è compiuto”. Vi sono tanti tempi (“Kronoi”) in cui Dio prepara quello che verrà; ma poi vi è un tempo (“Kairos”), il suo, in cui tutto è portato alla pienezza, “la pienezza del tempo” (Gal 4,4). Cristo è questa pienezza.
Egli introduce il “definitivo” nella storia e discrimina un “prima” e un “adesso”. Perciò Paolo può scrivere che con Gesù “il tempo si è fatto breve” (1Cor 7,29). Gli “ultimi tempi” sono ormai inaugurati.
“Inaugurati” vuol dire che non vi è più un altro tempo “ultimo” che vada al di là di Cristo, ma vuol dire anche che non si può restare al di qua di Cristo. Vuol dire ancora che, se sono stati inaugurati, devono adesso essere sviluppati. Difatti si dilatano e diventano “tempi della Chiesa”, che vanno dalla risurrezione-ascensione fino alla parusia.
La decisiva importanza dei tempi della Chiesa sta proprio nel fatto che essi rappresentano il “tempo favorevole” (cf. 2Cor 6,2) per la decisione.
Convertirsi, passando a credere al vangelo, significa propriamente un vero mutamento di era, un passaggio da un tempo ormai concluso, quello della promessa, al tempo senza fine della realtà.
Anche noi discepoli siamo mandati a proclamare che il “tempo è compiuto”. La Chiesa deve far sapere a tutti che il tempo della “visita di Dio”, l’ultima visita, è quella di Gesù Cristo ed esso è in atto fino alla fine dei tempi. Non ce n’è un altro da aspettare.
Si tratta di non perdere il “giorno della salvezza”.
Card. GIOVANNI SALDARINI

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *