Gesù, trasfigurato e sfigurato!

25 febbraio 2024 – Seconda Domenica di Quaresima (B)
Gesù, trasfigurato e sfigurato!
La trasfigurazione: un anticipo della Pasqua!
1) Quando s’intraprende un cammino, occorre sapere bene dove si vuole
arrivare e cosa ci aspetta. Ecco la pedagogia della chiesa: dopo averci
invitati a entrare nel deserto, a seguire Gesù in una sequela non facile
anche se felice, ci propone la risurrezione, e un suo anticipo nella
trasfigurazione. Ma attenzione a come decifrare e decodificare questo
episodio in codice! Occorre diventare adulti nella fede. Non dobbiamo
insegnare una religione che seduce a 10 anni, e rende atei a 16. Per
esprimere l’intensità di un episodio, gli antichi ricorrevano al
‘meraviglioso’. In una lettura infantile, è Gesù a cambiare, ma la trasfigurazione non è uno
spettacolo di sacra magia, è un’esigenza per ogni cristiano. Anche noi , forse, abbiamo incontrato
persone che emanavano bontà, cultura, pace … e ce ne siamo difesi accusandole e criticandole.
Ricordate il curato di campagna, di Bernanos: il curato è innocente, ma i suoi parrocchiani inventano
che è ubriaco, che corre dietro alle ragazzine, che è pazzo … perché se avessero accettato quel
parroco santo, avrebbero dovuto cambiare vita!
Attualizzare e interiorizzare
2) È importante ‘attualizzare’ e ‘interiorizzare’: quello che leggiamo nel vangelo si ripete qui oggi e
interpella la mia coscienza. Gesù dialogava con le Scritture, pregava sempre il Padre. Gli apostoli,
durante un ritiro, si sono uniti a lui, ne sono rimasti felicemente contagiati. Gli apostoli, come noi,
‘conoscevano’ tutto di Gesù ma non lo ‘riconoscevano’ come Dio. Da tre anni ascoltavano prediche
ma senza nessuna trasformazione. È il rischio di tutte le religioni e di tutti i credenti! Tutti possiamo
avere le nostre rinascite, annunciazioni, visitazioni, trasfigurazioni … Ma occorre avere una fede
adulta! Quella di Gesù è anticipazione, primizia, profezia. Il nostro corpo è simile all’erba che
germoglia; ma le fragilità sono destinate ad essere trasfigurate, come intuiva anche Tagore:
“Signore, possano i legami sciogliersi, venire a Te, senza paura, e conoscere il Grande Ignoto
finalmente svelato!”. Nell’attesa, dobbiamo continuare a resistere. Proprio come ci suggerisce D.
Bonhoeffer, il pastore evangelico e teologo morto impiccato nel lager di Flossenbürg, nella sua
preghiera-poesia: “Fratelli, finché non giunge il nostro giorno, dopo la lunga notte, resistiamo!”.
Ascoltatelo!
3) Le parole di Gesù sono contenute nel vangelo, e queste possono essere interpretate in modi
diversi; esiste una letteratura sconfinata d’interpretazioni, non tutte ortodosse. Il magistero della
chiesa ci assicura se un’interpretazione è vera o falsa: “Chi ascolta voi ascolta me!”. È utile sapere
anche dove Gesù non parla: egli non parla attraverso maghi e indovini … È molto precisa la parola
di Dio a riguardo: “Non si trovi in mezzo a te chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli
indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore!” (Dt
18,10). I pagani, per capire la volontà degli dèi, consultavano gli astri, le viscere degli animali, il volo
degli uccelli … Con quell’imperativo di Dio: ‘Ascoltatelo!’, tutto questo è finito. In Gesù abbiamo la
riposta. Ma quei riti pagani sono sempre di moda; quando diminuisce la fede, aumenta la
superstizione; quando si addormenta la ragione, la vita si popola di fantasmi; in sociologia esiste
questa legge: più si svuota il centro, e più si riempie la periferia. Se prendiamo un giornale, o
ascoltiamo la radio e la televisione… ecco l’immancabile oroscopo! Negli adulti tutto ciò può essere
solo curiosità o passatempo; ma i giovani possono pensare che il successo nella vita non dipenda
dallo studio, dal lavoro, ma dagli ‘astri’; peggio, che la responsabilità non è mai personale, ma delle
‘stelle’, come pensava Don Ferrante, di manzoniana memoria. Ma Gesù parla solo nel silenzio del
tuo cuore! Buona Vita!
Le Sante Radici – השׁרשים הקדשים
Per contatti: francescogaleone@libero.it

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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