GRAZZANISE: A DON LAURITANO IL GRATO SALUTO DEL SINDACO E DELL’INTERA COMUNITA’

Alla liturgia funebre per il parroco longevo, presieduta da mons.Visco, presenti 33 sacerdoti
GRAZZANISE: A DON LAURITANO IL GRATO SALUTO DEL SINDACO E DELL’INTERA COMUNITA’
Adesso i fedeli aspettano fiduciosi che l’arcivescovo di Capua nomini un giovane parroco

GRAZZANISE (Raffaele Raimondo) – L’ultimo viaggio da Grazzanise a Marcianise è stato compiuto dal parroco Don Giuseppe Lauritano, sotto una pioggia sottile, intorno alle ore 14 di oggi, venerdì 20 maggio 2016. Dopo la liturgia funebre, presieduta dall’arcivescovo di Capua, mons. Salvatore Visco, le spoglie del canonico Don Giuseppe, che ha svolto il suo ministero nella parrocchia di San Giovanni Battista per oltre mezzo secolo, sono state trasferite alla chiesa dell’Annunciata di Marcianise, il luogo d’origine dove poi era prevista la tumulazione. Fin dal mattino, alla salma – coperta da un velo bianco e posta sotto il dolce sguardo della Madonna della Consolazione (prezioso dipinto del Cinquecento) e del precursore di Gesù – i parrocchiani hanno portato l’estremo saluto. A mezzogiorno in punto, il vicario diocesano, Don Elpidio Lillo, ha letto una breve biografia del sacerdote scomparso, dopo una lunga malattia accettata con cristiana rassegnazione, al tramonto di mercoledì 18 maggio. Subito dopo, col gonfalone municipale sull’altare, ha avuto inizio la solenne celebrazione eucaristica (di cui, per fermo volere dei familiari, non è stato possibile realizzare immagini). Durante l’omelia l’arcivescovo a capo della diocesi capuana, ha ricordato il desiderio, espressogli da Don Lauritano di voler concludere da parroco a Grazzanise la sua esistenza terrena e, naturalmente ha esortato tutti i presenti, malgrado la tristezza che la morte inevitabilmente suscita, a gioire per la “liturgia celeste” alla quale è stata chiamata l’anima di Don Giuseppe, a differenza del corpo esposto ormai alla “corruzione del sepolcro” prima dell’attesa resurrezione alla fine del mondo. Al termine del rito funebre, annunciati da Don Ciro Lardone (sacerdote napoletano cui la parrocchia di San Giovanni Battista è stata temporaneamente affidata) hanno tenuto discorsi commemorativi la giovane Elodia Zito (ricordando l’emblema, assai caro a Don Peppino, della “lavanda dei piedi” nella giornata del Giovedì Santo), il sindaco Vito Gravante (ringraziando, a nome personale, della civica amministrazione e di tutta la cittadinanza, il defunto parroco per il suo lungo servizio pastorale), una nipote marcianisana (esaltando la resistente fibra dell’amato zio sacerdote e l’illuminante volontà dello Spirito Santo) ed, infine, un giovane dell’associazione Teens’ Park (esprimendo la gratitudine del gruppo per la paterna accoglienza riservata loro da Don Peppino).
Terminato il rito con la benedizione episcopale, la folla dei fedeli ha aspettato a lungo, sul sagrato e sotto la pioggia, l’uscita del feretro salutata dal passaggio delle bianche corone e da uno scrosciante applauso.
Conclusa l’annosa stagione lauritanèa, la comunità dei fedeli si prepara a avere una nuova guida spirituale e fa voti affinché presto mons. Visco nomini un parroco giovane che possa attivare nel tempo i necessari interventi per una forte ripresa della locale vita ecclesiale.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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