IL IV VOLUME DELLE PERGAMENE ANGIOINE DI CAPUA PUBBLICATO DA GIANCARLO BOVA

 

Giancarlo Bova ha recentemente pubblicato il IV volume de “Le pergamene angioine della Mater Ecclesia Capuana”, inserito nella Collana “Corpus membranarum Capuanarum”, da lui stesso diretta, per le Edizioni Spring di Caserta. L’importante libro è stato in parte sponsorizzato dal dirigente scolastico Giovanni Di Cicco e dall’architetto Francesco Di Cecio, della Tenuta San Domenico.
Particolarmente interessanti sono le notizie su alcuni siti e monumenti del territorio, quali Casa Cerere, Ossa segata e la Conocchia, ubicati tra S. Angelo in Formis, S. Maria Capua Vetere e Curti. L’Autore inoltre localizza la chiesa di S. Rufo ad Carponem a S. Tammaro e tratta della chiesa di S. Pietro ad Postea a S. Maria Capua Vetere, relativa al passaggio nella zona del futuro papa.
Un’ampia sezione del libro è dedicata ai templi sacri di Cancello ed Arnone. Bova localizza innanzitutto la vecchia chiesa di S. Maria de Cancello, dedicata alla Madonna delle Grazie, da lui stesso rintracciata per la prima volta attraverso la lettura e pubblicazione di lacere pergamene. Attraverso la lettura di tutte le Visite Pastorali custodite nell’Archivio Storico Diocesano di Capua, l’Autore ricorda pure i vari tituli assunti nel tempo dalle due chiese parrocchiali Omnium Sanctorum di Cancello e di S. Maria di Arnone, dedicata alla Vergine Assunta. Bova localizza inoltre ad Arnone la chiesa di S. Martino, la cappella di S. Biagio, la chiesa di S. Paolo, la cappella della Natività e la cappella di S. Francesco di Paola. Infine localizza la chiesa di S. Apollinare a Torre degli Schiavi.
Per quanto riguarda gli aspetti storici, nel bello e istruttivo libro si parla della spedizione di S. Giovanni d’Acri, di Ruad, dei cavalieri di S. Giovanni e dei Templari. Per quanto concerne gli ordini religiosi, l’Autore segnala l’attività dei Frati Predicatori, dei Minori, degli Agostiniani e dei frati milicie Templi.
Una sezione del volume tratta di alcune famiglie locali, quali quella denominata cognomine Medici, di cui si ricordano Philippus cognomine Medici e il fratello Petrus cognomine Ebreus, probabili discendenti dal Medix capuano (V sec. a.C.). Si parla poi dei de Petrone, dei Rebursa, dei de Molisio e di altre famiglie ancora. Presente anche il tema dell’alimentazione. Interessante il paragrafo sulla permanenza a Capua di Abulafia e dei neofiti. Importante

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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