Alife – Quello dell’integrazione delle persone con disabilità nella società italiana si presenta ai nostri occhi come un percorso lungo e tortuoso che ha attraversato la storia più recente. Da quando, sul finire degli anni sessanta, i disabili italiani e le loro famiglie presero progressivamente coscienza della condizione di sostanziale emarginazione che nella larga generalità vivevano nonché del fatto che era compito delle istituzioni e dell’intera comunità garantire quei diritti alla salute, all’istruzione, al lavoro, alla socialità che la Carta Costituzionale sancisce come base della cittadinanza. Sono state infatti soprattutto le associazioni dei disabili e delle famiglie, tanto sul piano nazionale quanto nella quotidianità della vita sul territorio, ad imprimere quella costante spinta al cambiamento che ha determinato una forte accelerazione nell’innovazione legislativa e, fatto ancor pi& ugrave; importante, un profondo cambiamento in quella che siamo soliti chiamare cultura dell’handicap. A lanciare il grido di allarme nell’alto casertano, per l’ennesimo caso di diritti negati, è stata il Movimento Italiano Disabili di cui è referente provinciale
Roberto Di Ioriio (nella foto), che ha preso a cuore il caso di un diversamente abile di Alife. La “sensibilità â€, dice Di Iorio, è un grande dono,coloro che la possiedono,sono portatrici di un bene prezioso,di incommensurabile ricchezza spirituale,purtroppo le “Isituzioni†questo dono non lo hanno,neppure una minima parte,niente di niente !! Per le Istituzioni Italiane,noi siamo numeri,serviamo solo per pagare le tasse e per votare,poi ridiventiamo “invisibili “.In questi giorni un problema di invisibilità ,continua Di Iorio, sta accadendo ad una signora di Alife,in provincia di Caserta,una donna sola con un figlio diversabile, una donna indigente,una famiglia di persone per bene ,una famiglia che ha urgente bisogno dell’aiuto di tutti coloro che hanno la “sensibilità †!! La storia è questa,un condominio,un disabile,una richiesta motivata di poter mettere un montascale,i soliti condomini privi di sensibilità che si rifiutano di dare il permesso !! Le ASL che non hanno fondi e se ne lavano le mani !! Insomma dov’ è finita la sensibilità degli Italiani ? Come si fa, conclude Di Iorio, a sapere che una donna anziana è costretta a caricarsi un figlio adulto sulle spalle per poterlo portare fuori e non intervenire!!!! Come si fa a sapere che questo giovane disabile è prigioniero nella propria casa e non dare il permesso per montare un montascale !!! Come si fa a sapere che un montascale potrebbe rendere meno dura la vita di un diversabile,ma che i familiari non hanno le possibilità economiche. Ma siamo diventati tutti delle besti e ? Di Iorio lancia un disperato appello ai cittadini di Alife,all’amica Agnese Ginocchio, testimonial per la Pace, alla Caritas Diocesana,ai singoli cittadini,ma soprattutto alle istituzioni alifane, affinché aiutino questa famiglia e abbiano un minimo di “sensibilità â€.
Pietro Rossi