“Profumo” di Medioevo a Castello del Matese



*****************************
Campania: un’emozione da vivere
   www.incomingcampania.com

                                 

Salve Mattia, 

“Profumo” di Medioevo a Castello del Matese dove tra squilli di trombe e rulli di tamburi, il battito degli zoccoli dei cavalli sul selciato, il rumore delle armi e le urla dei cavalieri, e in barba a una tradizione storiografica che lo etichetta come periodo ‘dei secoli bui’, paradossalmente il Medioevo ritorna a galla nella sua dimensione più ludica e festosa, quella delle giostre, dei tornei, dei palii, dei cantastorie e dei giullari.
   Nonostante la “disfida” fra le tre contrade del Platano, del Cavallo e della Torre sia nata in tempi piuttosto recenti vanta una “genesi” storica di tutto rispetto e di cui c’è già una prima traccia nel lontano 1460, anno del giuramento di fedeltà di Onorato Gaetani, principe di Piedimonte, al re Ferdinando d’Aragona, e della Congiura dei Baroni e del loro assedio alla rocca.
Ma sembra che il primo probabile assedio alla fortezza risalga addirittura al 1229, ad opera delle truppe guelfe pontificie comandate dal cardinale Giovanni Vitelleschi di Tarquinia.
  Oggi la “rocca alta” di Piedimonte Matese è un piccolo centro a cinquecento metri d’altezza che conta poco meno di duemila abitanti e ha preso il nome di Castello del Matese, borgo di Terra di Lavoro ai confini con il Molise. Chi vuole può ancora raggiungerlo lungo l’antica mulattiera che si inerpica sui tornanti dalle vedute mozzafiato che affacciano sulla valle del Medio Volturno, un dedalo di sentieri che conducono fin sulla vetta del Monte Castello.
E’ qui che ogni anno, dopo la rituale accensione delle torce che illuminano a giorno gli antichi torrioni e le mura merlate, prende vita il torneo della giostra, organizzata anche quest’anno dall’Associazione Culturale Cluvia,  nel primo weekend di Agosto.
  Una minuziosa analisi di moltissimi aspetti dell’epoca medievale, tra i quali quelli relativi all’abbigliamento, alle armi, alle credenze popolari, alla religione, alle abitudini alimentari, ha permesso l’allestimento di una rappresentazione che lascia lo spettatore a bocca aperta per il suo elevato grado di coinvolgimento.
Prendono vita, così, pezzi di storia che altrimenti si perderebbero nella memoria o resterebbero tra le pagine ingiallite di vecchi volumi impolverati, e che invece oggi, pieni di fascino, tornano a rivivere nei tessuti degli abiti confezionati da abili artigiani per le sfilate in costume, e nei tintinnii di spade, lance e corazze che riproducono fedelmente le pesanti armature di un tempo, e nei gioielli e nelle pietre portate al collo dalle dame che procedono lentamente nelle parate.

Armati di lancia, ciascuna della lunghezza di quattro metri, i cavalieri al galoppo dovranno centrare gli anelli, di dimensioni sempre più piccole, posti lungo il suggestivo campo di gara allestito nella piazza del paese, all’ombra dei platani secolari che affacciano sul belvedere e sulla media valle del Volturno.
Un torneo in piena regola per una sfida destinata a concludersi con la conquista dello stendardo, simbolo del potere, e con la proclamazione del nuovo Signore del Castello, la cui autorità guiderà il destino della città fino al prossimo anno.
Un intero paese in subbuglio e regista della tre giorni :  in ciascuna contrada si allestisce il “banchetto della giostra” con menù tipico che varia a seconda delle antiche ricette riproposte fedelmente come tradizione comanda.
Artisti da strada e gruppi folcloristici animano le vie anguste e le piccole piazze del centro, un’atmosfera che rapisce meglio di una efficientissima macchina del tempo, con la musica dei flauti e dei liuti che accompagna, vicolo dopo vicolo, fino alla Torre che sovrasta il paese e delimita il “Giardino degli Artisti”, piccolo museo all’aperto dove per tre giorni sono custoditi i tesori dell’arte locale, dalla pittura alla scultura e all’artigianato tipico.
Musica, arte e spettacolo nelle piazze e nei vicoli del centro storico; fino a tarda notte ogni contrada offrirà ai turisti un menù ricco di prelibatezze preparate secondo la tradizione, un unico itinerario gastronomico che prevede soste obbligate alla locanda del Gallo Nero e alle varie postazioni del grande “banchetto delle contrade”.
Il pacchetto Turistico che ti propongo è stato selezionato e inserito nel catalogo incoming “L’Altra Campania: Enogastronomia, Arte e Natura nelle province di Avellino, Benevento e Caserta” , un agile e completo libretto in formato tascabile realizzato dall’ Assessorato Regionale al Turismo della Regione Campania, in collaborazione con gli Enti Provinciali per il Turismo di Caserta, di Benevento e di Avellino, per valorizzare gli itinerari turistici delle tre province.

  la proposta in rete

  la locandina

   il tuo soggiorno per la Giostra
  Le donne, i cavalieri, gli amori e le audaci imprese.

Si, questa è la Giostra a Castello del Matese.

 Le nostre news sono su matesepark

Non lo hai ancora visitato ??

Fallo subito! Troverai indicazioni dettagliate sul Parco del Matese, storia, costumi e tradizioni del suo popolo, foto inedite e notizie su sagre ed eventi, ed, in più, tutte le nostre proposte aggiornate in tempo reale.

Se poi sei alla ricerca di un’ospitalità familiare calorosa ed attenta ai tuoi bisogni, di un’esperienza ricca di significati e di bei ricordi clicca qui 
Un caloroso saluto

Ugo Cappello

 Bag & Dreams

 Incoming Tour Operator
Agenzia Turistica Locale

dell’Alto Casertano

 incoming@bagdreams.it

   www.bagdreams.it www.incomingcaserta.it www.altocasertano.com www.mateseincoming.com
www.matesepark.it www.parcodelmatese.com www.agriturismomatese.it

 

 

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *