SAN NICOLA LA STRADA – Lambo (Admo), per i donatori di midollo osseo ci sono spiragli in vista

 

Nunzio De Pinto

 

“Sembra che per donatori di midollo osseo vi siano in vista spiragli positivi grazie alla Presidenza della Regione Campania”. È quanto ha affermato Nicola Lambo, presidente regionale dell’Associazione donatori di midollo osseo (ADMO) della Campania, che ha commentato positivamente la lettera che gli ha fatto pervenire, nei giorni scorsi, il Capo di Gabinetto del Presidente regionale, avvocato Danilo Del Gaizo. “Lo scorso 17 gennaio” – ha aggiunto Lambo – “avevo inviato una lettera alla Regione Campania nella quale segnalavo diverse problematiche inerenti appunto i donatori di midollo osseo. Allo stato attuale, un volontario che volesse donare il proprio midollo osseo deve essere sottoposto ad un esame detto comunemente “tipizzazione”. La tipizzazione non è altro che l’analisi del sangue che consente al potenziale donatore di verificare la sua compatibilità con il malato. Questo esame, però, è possibile effettuarlo solo a Napoli presso il 1° Policlinico, che si trova nel centro storico. Capita, così, che un beneventano od un casertano per sottoporsi alla tipizzazione debbano sottoporsi ad un viaggio estenuante. Ovvio”- ha proseguito il presidente Lambo – “che non ci siano molti donatori disposti a sobbarcarsi, a spese proprie, ad un simile viaggio. Così abbiamo chiesto aiuto alla Regione Campania, affinché potessero essere autorizzati altri centri ospedalieri alla cosiddetta “tipizzazione del midollo osseo”. Con la lettera dell’avvocato Del Gaizo è stato comunicato che “…è in corso di sottoposizione alla approvazione della Giunta regionale un provvedimento che, attraverso l’istituzione di una Commissione tecnica, composta dai Direttori Generali della Aziende interessate e dai responsabili delle relative strutture, dovrà formulare una proposta di riassetto della rete idonea al perseguimento dei suindicati obiettivi…”. “Spero” – ha sottolineato Lambo – “che la Giunta regionale faccia presto ad approvare un simile provvedimento perché la carenza di midollo osseo in Campania determina la morte sicura per decine e decine di pazienti che, al contrario, potrebbero salvarsi. Non bisogna dimenticare” – ha proseguito Lambo – “che la Campania è all’ultimo posto nella speciale graduatoria di donatori di midollo con l’1,13 % rispetto al 23% della Sardegna ed al 20% del Veneto. Il nostro obiettivo è quello di sovvertire questi dati e far sì che anche in Campania possa crescere il numero dei donatori. Donare il midollo è semplicissimo e può salvare una vita. Molti purtroppo lo ignorano per questo dobbiamo fare informazione e diffondere quanto più possibile la cultura della donazione”. La sezione regionale della Campania è nata con lo scopo di sensibilizzare, con una informazione precisa e capillare, i volontari e donare il midollo osseo: infatti, solo il 60% dei pazienti trova un donatore compatibile; il numero dei donatori non è sufficiente alle richieste effettive di trapianto. Le malattie del sangue, invece, sono in continuo aumento, e l’ADMO si propone, con campagne specifiche, di aumentare, annualmente, di almeno 1.000 unità i donatori, perché solo con il trapianto del midollo osseo la leucemia e le altre malattie del sangue possono essere sconfitte. “In provincia di Caserta, fra l’altro” – ha concluso Lambo – “grazie alla Brigata “Garibaldi” di Caserta, alla caserma “Salomone” di Capua, alla Caserma “Magroni” di Maddaloni”, senza contare i giovani avieri della Scuola Specialisti dell’Aeronautica di Caserta, abbiamo un potenziale enorme di giovani ai quali rivolgerci. Sappiamo tutti quanto sanno essere generosi i nostri giovani professionisti dell’Esercito, ma non possiamo chiedere loro anche di sobbarcarsi un viaggio sino nel cuore del centro storico di Napoli solo per qualche goccia di sangue”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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