Storie d’Italia ( al nord del Garigliano )

di Andrea Dente

Seconda puntata 

O professor, non di vesuviano , ma  da Scandiano  R E

                        ( Romano Prodi  )

Mortadella


Romano Prodi nasce politicamente nella Democrazia Cristiana,il suo primo esordio nel 1978 .

E’  stato poi ministro e uomo di potere di ben 15 governi della Prima repubblica fino al 1995.

Nel 1993 fonda l’Ulivo ( rifugio peccatoris di destra e sinistra , chierichetti e  non , preti e mangiapreti ) 

Nell’ottobre 1998  fu sfiduciato dalla sua maggioranza .

 Dal 1999 al 2004, è stato Presidente della Commissione europea, ove pur di andare contro i Governi di centro-destra non ha esitato a danneggiare gli interessi del Paese e la sua credibilità internazionale.

Romano Prodi fu nominato presidente dell’IRI, il più grande ente economico statale, a luglio 1982, nell’attico del suo grande amico Carlo De Benedetti (proprietario del gruppo Repubblica ed Espresso) su indicazione di Ciriaco De Mita.

Prodi per 7 anni guidò l’ IRI, il più grande ente economico statale, con una cascata di rilevanti privilegi per il proprio gruppo “Nomisma” la sua società bolognese specializzata in consulenze, con un evidente conflitto di interessi.
Al termine di questi 7 anni il patrimonio dell’ IRI risultò dimezzato per la cessione di importanti gruppi quali Alfa Romeo e FIAT, dalla quale prese grosse somme di denaro in tangenti e commesse per la Nomisma, passando da 3.959 a 2.102 miliardi. La Ford aveva offerto 2.000 miliardi in contanti per l’Alfa Romeo, ma Prodi la regalò alla FIAT per soli 1000 miliardi a rate.

 

In campo politico nel frattempo lottizzò ben 170 nomine dei quali ben 93 diessini.

Le privatizzazioni dell’IRI fatte da Romano Prodi furono delle vere e proprie svendite del patrimonio economico italiano a gruppi privati della Sinistra (De Benedetti, Coop Rosse) molto vicini al professore, anche se “svendere” un ente pubblico a un decimo del suo valore quando ci sono altri gruppi privati che offrono il doppio, più che una “svendita” è un regalo, o per essere ancora più precisi è un furto colossale a danno dello Stato e degli italiani.

Giocando sulle parole e sull’interpretazione dello statuto dell’Ente, Romano Prodi vantò utili inverosimili (12 miliardi e 400 milioni nel 1985). La Corte dei Conti, magistratura di sorveglianza, portò alla luce l’enorme falso in bilancio di Prodi: «Il complessivo risultato di gestione dell’Istituto IRI per il 1985, cui concorrono… sia il saldo del conto profitti e perdite sia gli utili e le perdite di natura patrimoniale, corrisponde a una perdita di 980,2 miliardi, che si raffronta a quella di 2.737 miliardi consuntivata nel 1984». La Corte, inoltre, segnalava che le perdite nette nel 1985 erano assommate a 1.203 miliardi contro i 2.347 miliardi del 1984.

Romano Prodi,  a detta della  Corte dei Conti, realizzo perdite stratosferiche, regalando il patrimonio dello Stato e degli Italiani ai suoi amici della Sinistra.

Prodi uscì indenne dai processi perché le aziende erano S.P.A. di diritto privato e quindi i dirigenti non erano qualificati come pubblici ufficiali.

La conferma di tutto questo si trova nell’indebitamento dell’Istituto, salito dal 1982 al 1989 da 7.349 a 20.873 miliardi (+184 per cento), e quello del gruppo IRI da 34.948 a 45.672 (+30 per cento). Perdite stratosferiche appunto.

La vera abilità di Romano Prodi stava nel riuscire a prendere soldi dallo Stato a costo zero. La conferma ci viene da un articolo di Paolo Cirino Pomicino, nel quale rileva che dei 28.500 miliardi erogati dallo Stato a titolo di fondo di dotazione  dalla data di nascita dell’IRI, Romano Prodi ne ottenne ben 17.500!

Nel 1986, Romano Prodi, con un contrattino di appena 4 paginette (anzichè centinaia come normalmente si fa) a trattativa privata, svendette il più grande gruppo alimentare dello Stato, la SME, alla Buitoni del suo amicone Carlo De Benedetti (proprietario di Repubblica, Espresso, ecc.) per soli 393 miliardi. La SME, già nelle casse aveva più di 600 miliardi di denaro liquido, ma il suo valore globale era di 3.100 miliardi. A Prodi e De Benedetti fu dato torto in primo grado, in Corte d’appello e in Cassazione da ben 15 magistrati, all’unanimità.
Il magistrato Saverio Borrelli del pool Mani Pulite di Milano, 6 anni dopo, incriminerà invece penalmente Silvio Berlusconi, per aver impedito (insieme a Ferrero e Barilla con una pubblica offerta d’acquisto enormemente superiore rispetto a quella di De Benedetti) l’ennesima svendita di Romano Prodi: la SME (un regalo di 3100 miliardi dello Stato) a Carlo De Benedetti, nonostante a questi due compari fosse stato dato torto in tutti e 3 i gradi di giudizio dal Tribunale di Roma e dal TAR del Lazio e nonostante Berlusconi e gli altri imprenditori non ci avessero guadagnato alla fine nulla.

Come presidente dell’IRI, svendette anche la Italgel alla Unilever,  nonostante fosse  contemporaneamente consulente di quest’ultima, quindi in conflitto di interessi evidente.

Durante Tangentopoli, Di Pietro stava per arrestare Prodi, ma lui  andò dritto  da Mancuso e dell’allora presidente della Repubblica Scalfaro, il quale, come presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, riuscì a non farlo incriminare. Tutto in un giorno.

Durante il suo Governo nel 1996 regalò 5.000 miliardi alla Fiat per fare una rottamazione.
Durante i fallimenti Parmalat e Cirio, Prodi difese i banchieri che truffarono i risparmiatori e loro ricambiarono il favore con i loro giornali schierati.

Cosa dire dell’affare Telecom Serbia ?

 

A quella svendita si opposero Berlusconi  e gli industriali Barilla e Ferrero, con una offerta superiore di parecchio a quella di De Benedetti; e grazie a quel intervento, che i giudici bloccarono  l’operazione, lo Stato italiano avrà poi la possibilità  di vendere quelle aziende, valutate dal signor Prodi non più di 395 miliardi, per ben 2 mila miliardi”.  

 

 

 

E dell’Euro ne vogliamo parlare ?

 

Scelta  più ottusa non si poteva , arroganza  e superficialità  fatta con l’ottica  della propria tasca   o la voglia maledetta di passare ai posteri come colui il quale ?

 

Ci vorrebbero molte risme  di carta per parlare di Mortadella  ma non ci sarà

ulteriore  soddisfazione  .

 

Professò  , a gent  passa alla  storia non per quello che ha fatto nella vita , ma per comm s’è cumpurtat .

 

E  Vuie  comme  ve site  compurtat  buon ? Non penso , vuie  ite   fatt  solamente  .

E dalle mie parti  chi fa solamente , nun  merita   .

Anzi  li classifichiamo  in  uomini , ominicchi  e quaquaraquà  , Voi in quale di questa  potreste   annoverare ,  nella terza categoria ?

 

 

Meno male  che  lu  popolo de la Campania Felix   se  fatt a  scorz   e pigli ttutto con filosofia , altrimenti era guai per tutti .

 

E tanto per chiudere in allegria  pubblichiamo le confessioni del Mortadella 

Scritta da anonimo , ma rivisitata dal sottoscritto .

 

      “    Sig. parroco mi vorrei confessare “

-          certo figliolo, come ti chiami ?

-          Romano Prodi , padre

-          Ah l’ex Presidente del Consiglio , ascolta figliolo  il tuo caso merita una competenza superiore, ti consiglio di andare dal vescovo .

-          Prodi si presenta dal vescovo e chiede di essere confessato .

-          Certo figliolo , come ti chiami ?

-          Romano Prodi

-          L’ex  Presidente del Consiglio ? No mi caro , non posso , io sono un umile vescovo  tu hai bisogno  di Sua Santità

-          Prodi va in Vaticano dal Papa  e chiede di essere confessato .

-          Il Papa  gli chiede come ti chiami figliolo ?

-          Romano prodi , Santità

-          Ahi, ahi il tuo caso è molto  difficile  anche per me , ti consiglio di scendere le scale , a destra in fondo c’è una piccola cappella con  un crocifisso, rivolgiti a Lui il Signore ti ascolterà .

-          Prodi giunto alla Cappella  rivolgendosi alla croce chiede di essere confessato .

-          Ma il Signore a differenza degli altri , chiede < Ma tu sei Romano Prodi ?>

-          Si Signore !

-          Cioè l’ex Presidente del Consiglio, l’ex presidente dell’IRI, l’ex presidente della Comunità Europea,  quello che ha prelevato l’8 x mille su tutti i conti correnti , quello che ha creato la tassa una tantum sulle moto ( £700.000), quello che ha spinto per farci entrare nell’euro ( 60.000 a testa )

-          Quello che ha inventato la tassa del medico di famiglia ( 80.000 a testa )

-          Quello che ha introdotto l’IRAP , quello che ha creato una voragine nei conti  IRI   e poi ha insabbiato tutto , quello che ha svenduto la SME  e la CIRIO , quello cha ha regalato la LANEROSSI  al conte Marzotto, quello che ha permesso alla Cina di invadere i mercati italiani con materie prime  a costo bassissimo e senza controllo , quello che forniva consulenze in evidente situazioni di conflitto d’interesse ?

-          Si sono proprio io Signore .

-          E Tu ragazzo non hai bisogno di confessarti , devi solo ringrazziare !

-          Ringrazziare  e chi Signore  risponde Prodi

-          Coloro che mi hanno messo in croce , altrimenti scendevo e  te facev  na paliata  ca  ta fuss arricurdata pe tutta  a vita  per aver rovinato il nostro Paese  e mo vatten!!!!             

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fine della seconda puntata

 

 

 

 

 

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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