UNA TRAGEDIA CHE SI POTEVA EVITARE

di Raffaele CARDILLO

Una vergogna tutta italiana quella della tragedia pugliese, un disastro che si poteva evitare, è davvero impensabile che con la tecnologia e le risorse che oggi sono a disposizione, tale luttuoso evento si possa catalogare come un incidente!
E’ inconcepibile che all’inizio del terzo millennio, vi siano ancora tratti ferroviari a binario unico, evidentemente, ci sono state delle scelte a cui si è data priorità, vedi i miliardi di euro profusi per l’opera inutile della TAV in Val di Susa!
Basti pensare che nella legge di Stabilità 2015, il governo Renzi/Del Rio ha assegnato 4 mld e mezzo di euro per il miglioramento della rete ferroviaria del Centro Nord e solamente 60 mln per quella del Sud!
Le scuse farneticanti di tale lampante parzialità sono da attribuire che insistono sul terreno del meridione d’Italia!
Fin dal 2007 c’era un progetto di raddoppio nella tratta dove si è verificato il disastro, ma si è perso tempo con gli espropri, con le autorizzazioni e con l’impiego delle risorse: da qui i colpevoli ritardi e l’innesco della tragedia!
Si aggiunge, poi, che la pur se monorotaia, era carente nella sicurezza, in quanto mancavano i sistemi automatici che azzeravano il rischio, ovvero erano inesistenti i sensori, presenti nella stragrande maggioranza della rete ferroviaria italiana, che, a mano a mano che il treno avanza, comunicano gli eventuali ostacoli, attivando le procedure di rallentamento o di stop, scongiurando in tal modo scontri disastrosi.
Considerare quanto accaduto come fatto ineluttabile, il solito fatalismo di maniera, riteniamo che sia pura blasfemia!
I 27 morti e le decine di feriti, non possono passare inosservati, una carneficina di vittime innocenti che gridano vendetta, per le quali sia costituita una seria Commissione d’Inchiesta che indaghi con sufficiente rapidità, e che individui i colpevoli da sottoporre, successivamente, al vaglio della Magistratura, che dovrà irrogare le giuste pene senza sconti per alcuno.
Abbiamo tanto bisogno di giustizia e che non sia quella annacquata: la richiedono i Familiari delle povere vittime, e il da troppo tempo bistrattato da dubbie sentenze che non fanno onore ad uno Stato di Diritto!

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *