+ VANGELO (Mc 8,11-13)

Lunedì 13 febbraio 2017

VI Settimana del Tempo Ordinario

 

 

+ VANGELO (Mc 8,11-13)

Perché questa generazione chiede un segno?

 

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma Egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità Io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva. Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La cattiveria spinge i farisei a tentare Gesù per trovare una accusa e denunciarlo ai Romani. I tentativi sono ripetuti, essi non hanno pace e nei loro discorsi maliziosi travisano le parole corrette del Signore, e non essendo capaci di comprendere il significato di quanto afferma il Signore, rimangono nell’atteggiamento astioso con l’intenzione di colpirlo.

Non solo loro non comprendono le parole di Gesù, anche gli Apostoli mostrano una grande difficoltà a capire la nuova dottrina, soprattutto quanto riguarda l’antica Legge ebraica. La differenza comunque è notevole, gli Apostoli non comprendono per incapacità e non diffamano Gesù ripetendo parole prive di senso.

I farisei non comprendono gli insegnamenti di Gesù e quasi ne provano gioia per poterlo accusare e sperare nella sua condanna.

Gli Apostoli non chiedono un segno al Signore, sanno bene che il segno è Lui e le prove sono moltissime. Tra essi si nasconde Giuda, non sta con i farisei in questo momento e nemmeno con gli Apostoli, è astuto nel mimetizzarsi restando con loro ma tutto è ben chiaro al Maestro. Perché lo lascia tra i Dodici?

Perché si adempisse la profezia, e lui sempre contrario alle decisioni di Gesù, cerca di sviarlo dal bene e di farlo alleare con gli scribi.

I farisei non comprendono per odio naturale verso Gesù, gli Apostoli per incapacità e Giuda per malvagità e interessi personali.

Quanti di loro si sono rinnegati per cercare la Verità nelle parole di Gesù? Ovviamente solo gli Apostoli e in modo approssimativo. Questo loro atteggiamento è comprensibile. Ma la cattiveria dei farisei prova che senza la morte del proprio Io si rimane orgogliosi e superbi, illusi di poter spiegare tutto e di avere sempre pronta la risposta su ogni cosa.

I veri seguaci del Signore sanno di non sapere qual è la Volontà di Dio su tutto quanto li riguarda e pregano con umiltà e fiducia per poter comprendere e trovare l’equilibrio della vita. Non improvvisano e non danno libero sfogo alle loro ossessioni e fantasie, non hanno bisogno di chiedere un segno per capire.

Scoprono la Volontà di Dio e sono felici quando iniziano il cammino di rinnegamento, anche a piccoli passi ma devono muoversi.

I farisei chiedono un segno a Gesù e Lui non lo dà, è inutile darlo ad essi, la stessa richiesta contiene una premeditazione.

La fiducia che si ripone in Gesù non ha bisogno di segni, è il nostro amore che apre il suo Cuore e ottiene quanto necessita. Chiedere dei segni è come chiedere una prova d’amore o la prova della sua esistenza o se rimane sempre vicino a noi.

Non è contento Gesù quando si dubita in qualche modo della sua presenza, ed è vero che il dubbio e l’atteggiamento umano Lo allontanano, Egli agisce dove c’è vera speranza in Lui e lo sforzo del rinnegamento per lasciare la mentalità vecchia e pagana.

Molti cristiani non riescono a comprendere molto della vita spirituale, sono rimasti bloccati alla vecchia mentalità e si illudono di capire tutto e di poter dare lezioni anche a Dio. Lo fece il fariseo nel tempio: “Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo” (Lc 18,11-12).

Non si potrà mai comprendere l’agire di Dio se prima non si inizia e persegue un cammino di rinnegamento!

Questo succedeva anche ai cristiani tiepidi o lontani dalla conversione, che andavano a confessarsi da Padre Pio e non comprendevano la sua reazione quando li ammoniva o addirittura li allontanava gridando dal confessionale.

Gli umili capivano che dovevano correggersi e che erano lontani dalla vera conversione, mentre gli altri non accettavano Padre Pio, pretendevano come il fariseo che si comportasse secondo la loro mentalità non convertita. In Padre Pio però agiva lo Spirito Santo mentre nei suoi accusatori agiva qualcun altro.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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