+ VANGELO (Mt 11,28-30)

Giovedì 19 luglio 2018

XV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 11,28-30)

Io sono mite e umile di cuore.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse: «Venite a Me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e Io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da Me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Poche parole sono sufficienti per darci le migliori indicazioni, è una meditazione della Parola di Dio molto importante anche per ritrovare se stesso e procedere senza dubbi e abbattimenti. “Troverete ristoro per la vostra vita”. Già questa pace interiore che ci promette il Signore non ha prezzo. Vediamo cosa dobbiamo fare per trovarla.

La prima opera è quella di iniziare ad imitare Gesù, comporta l’assunzione di un comportamento come il suo in tutte le circostanze e per compierlo è indispensabile conoscere molto bene la Vita del Signore.

Molti parlano di Gesù senza però mostrare con le opere di imitarlo, si direbbe che non Lo conoscono, oppure ne hanno una conoscenza teologica, da studiosi. Questa è una conoscenza intellettuale che non si applica se è assente un vero interesse per la causa del Vangelo.

Significa diventare realmente soldati di Cristo e diffondere ovunque la Verità di Cristo, perché la Verità è una sola.

Sappiamo che la vita è piena di sofferenze che si alternano, di prove che arrivano anche dagli insospettabili, di persecuzioni in quanto essendo brave persone, gli invidiosi non sopportano la nostra Fede e la nostra vita priva di contraddizioni.

Chi non ha avuto sofferenze fisiche o morali della vita?

E quando queste sofferenze perdurano per lunghi anni, in quale modo sarà possibile rimanere sereni? Insieme a Gesù. Lui ce lo ha detto: “Venite a Me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e Io vi darò ristoro”. Solo il Signore è in grado di donare sollievo, conforto, consolazione e riposo nel suo mite Cuore.

Solamente Gesù Cristo può sollevarci dai carichi più pesanti della vita.

Uno dei principali mezzi per sollevarci è la Confessione. Ogni Confessione è liberatrice, perché i peccati -compresi quelli veniali- sono un peso che schiaccia ed opprime. Da questo Sacramento usciamo restaurati, pronti a lottare ancora, pieni di pace.

Come se Gesù dicesse: tutti voi che camminate tormentati, afflitti e carichi sotto il peso delle vostre preoccupazioni e dei vostri appetiti, liberatevene venendo a Me, ed Io vi ristorerò: voi troverete per le vostre anime quel riposo che le vostre bramosie vi tolgono.

Il Signore, in cambio di questo carico costituito dal peccato, dalla superbia, dalla poca generosità, ci invita a spartire con Lui il suo giogo. Parla di giogo come di un peso che si porta su di sé, il giogo era ed è un attrezzo che permette di arare o di trainare.

Il giogo è un dispositivo, concepito fin dall’antichità per la trazione animale. Questo giogo viene applicato alla parte anteriore del corpo di uno o più animali da tiro (buoi) e permette l’attacco di un attrezzo e la manovra da parte di un operatore, tipicamente posizionato posteriormente o a lato.

Il giogo che ci offre Gesù non è un peso per chi se lo accolla, bensì sono ali per spiccare il volo ed elevarci dalla mentalità vecchia.

Inoltre vicino a Gesù le difficoltà e i normali ostacoli presenti nella vita di ogni uomo acquistano un significato ben diverso. Non sono più la “nostra croce” ma la Croce di Cristo, attraverso la quale diventiamo corredentori, purifichiamo le nostre colpe e accresciamo le virtù.

E, tuttavia, spesso risuona attorno a noi la voce di gente buona, ma non animata da Fede viva, immersa nella comodità, e che non capisce il sacrificio. Il cammino cristiano è impegnativo ma ci permette di restare in comunione con il Creatore di tutto ciò che esiste, ci facilita l’acquisizione di Grazie ordinarie e di miracoli impossibili.

Dobbiamo proclamare ai quattro venti che la via che ripercorre le orme di Cristo è una via piena di gioia, di ottimismo e di pace, benché sempre vicina alla Croce. È proprio da queste sofferenze, vissute per amore di Dio, che coglieremo i frutti maggiori, abbondanti.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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