+ VANGELO (Mt 18,12-14)

Martedì 12 dicembre 2017

II Settimana di Avvento

+ VANGELO (Mt 18,12-14)

Dio non vuole che i piccoli si perdano.

 

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità Io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei Cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il Dio cattolico esiste ed è abbastanza diverso da altre divinità adorate dai finti devoti, infatuati da dottrine vaghe e senza sussistenza. Anche gli ebrei sono fuori strada, bloccati all’Antico Testamento e adoratori di un Dio vero ma di cui conoscono una minima rivelazione, rifiutando tutta la predicazione del Figlio venuto nel mondo e incarnato in Gesù di Nazareth.

Il Dio cattolico è un po’ diverso da quello dei protestanti, anche se loro sono cristiani, ma con l’eretico Lutero hanno preferito ridisegnare l’Essere Divino, eliminando quanto non risultava gradito e manipolando la rivelazione di Cristo. Loro credono nella salvezza per fede, ma Gesù ha parlato di digiuni, preghiere, sacrifici, rinnegamenti, buone opere per ottenere la salvezza eterna.

Il Dio cattolico si preoccupa di tutti e non pratica la predestinazione, ha inviato il Figlio per tutti ma non tutti Lo hanno accolto.

Sta qui la chiusura dell’uomo che si preoccupa troppo delle sue cose ed esclude Dio dalle faccende personali. Lo considera come una presenza “ingombrante”, ed è una visione errata che scaturisce dalla confusione mentale, da un legame troppo stretto con il mondo.

“Così è volontà del Padre vostro che è nei Cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda”.

Questo è l’agire di un Dio che è vero Padre e non seleziona le persone, invece è la scelta umana opposta a Lui a far scivolare giù, dove tutto è senza colori perché grigio e deteriorato. È un vero Padre che ha fatto l’impossibile per comunicare agli uomini che esiste, che ha dato una Legge assolutamente praticabile, che è Amore e dimentica tutti i peccati dei peccatori sinceramente pentiti.

Dio non vuole perdere nessuno degli esseri umani, non li crea senza riconoscerli come sue creature e portatori di un suo disegno. Il problema principale è la superficialità verso Lui e il disegno che ognuno porta in sé, un obiettivo soprannaturale che è possibile riconoscere entrando in comunione con Lui.

Il Vangelo di oggi è l’invito a ritornare alle origini della nostra Fede, per correggere ciò che non piace a Gesù e indirizzare ogni opera a Lui.

L’uomo di oggi è immerso in mille cose e non sa come uscirne, non ha le forze per ritrovare principalmente se stesso, si trova a perseguire modi di intendere la vita in contrasto con la spiritualità assimilata soprattutto negli anni della giovinezza.

La persona senza Dio è inondata di preoccupazioni su tantissime cose non importanti ma che trasforma in essenziali, per la modifica interiore delle sue esigenze. I bisogni aumentano sempre più quando ci si allontana da Gesù, quando si inizia un percorso da soli. Gli errori si sommano e ogni pensiero viene considerato come un dogma.

Ognuno è libero di perseguire un percorso diverso da quello indicato da Gesù, non dovrà mai lamentarsi con Lui per gli sbandamenti e la moltiplicazione delle cantonate. Nel mondo si è imposta questa scelta senza Dio e si vede cosa avviene ovunque, quello che si sta preparando in Oriente e in altri luoghi ancora mimetizzati.

L’essenziale della vita è Gesù Cristo, nulla può sostituirsi a Lui, e quando si rimane in Lui si è capaci di distinguere il bene dal male, quello che giova da ciò che non giova. Quante cose a primo impatto appaiono necessarie e utili, per poi scoprire l’inutilità e la perdita di tempo?

Questo Avvento per molti cattolici passerà senza lasciare alcun accenno di miglioramento spirituale, mentre il buon credente si sforza ogni giorno di purificare la sua Fede e si preoccupa di ricambiare l’infinito Amore che riceve da Gesù Cristo. In questo Avvento chiede di ritrovare l’idea autentica di Dio eliminando quella foschia mentale che appiana ogni fervore.

Dio è un Padre buono e vuole salvare tutte le pecorelle, si è premurato di inviare il Pastore che redime i pentiti ed è possibile riconoscerlo osservando la direzione verso il vero Ovile dove si trovano i cristiani che hanno smesso di auto glorificarsi, di inorgoglirsi per meriti non propri.

Chi si considera una pecorella smarrita è ricercata da Gesù, non deve allontanarsi oltre ma fare silenzio per ascoltare la sua sottile voce, per ritrovare il senso della vita. Il Signore non è utile solo quando si cade nella urgente necessità, Lui pesa ognuno e riconosce i sinceri.

Gesù tiene stretti a sé i piccoli, sono quelli apparentemente sconfitti dalla vita, investiti ma non abbattuti da tante prove, pieni di speranza, gioiosi e certi che Dio non li abbandonerà mai. Essi hanno superato la fase dell’orgoglio e come bambini si affidano al Signore, continuando a svolgere mansioni anche importanti.

I piccoli non sono solo i perseguitati o quelli visitati dalle sofferenze, tanti piccoli non mostrano altri avvilimenti e interiormente portano una pace che li rende appagati di tutto. Chi non ha questa pace interiore è sempre alla ricerca di altro, perché si è allontanato da Gesù.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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