+ VANGELO (Mt 4,18-22)

Giovedì 30 novembre 2017

XXXIV Settimana del Tempo Ordinario

Sant’Andrea Apostolo

+ VANGELO (Mt 4,18-22)

Essi subito lasciarono le reti e Lo seguirono.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: “Venite dietro a Me, vi farò pescatori di uomini”. Ed essi subito lasciarono le reti e Lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e Lo seguirono. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

L’Evangelista Matteo narra come cominciò a formarsi il gruppo degli Apostoli, e non ci sorprende la difficoltà di questi pescatori che svolgevano un monotono, umile ma importante lavoro. Gli ebrei attendevano la venuta del Messia, nessuno poteva immaginare l’Incarnazione del Figlio di Dio, nessuno di loro era preparato per incontrare il vero Messia.

In realtà, non pensavano minimamente di vedere il Messia e, addirittura di diventare suoi seguaci, poi Apostoli e custodi della sua predicazione, fino a spingersi ai confini del mondo per predicare con grande coraggio il Vangelo di Gesù.

Questo ci dice che un vero cristiano non può programmare la sua vita secondo i pensieri che si ritrova nella mente, anche se si tratta di propositi onesti. Il domani è nelle mani di Dio, e se qualcuno programma la sua vita senza Dio e ha successo in qualche campo, anche come impiegato, la sua gioia non arriva dallo Spirito Santo.

Spiego meglio questo passaggio. Il lavoro è importante e il denaro è necessario per vivere dignitosamente, questo è risaputo, ma ci sono cristiani che intraprendono solamente quanto scaturisce dalla preghiera, e lo stesso fanno concorsi o inviano curriculum vitae. Contano però solo su Gesù.

Il lavoro che trovano, anche importante, è un dono di Gesù e a Lui rendono grazie. È Gesù a creare le occasioni ed aprire le porte.

Altri cristiani (per non indicare i pagani senza scrupoli) non pregano e non chiedono al Signore alcun aiuto, non confidano in Lui o non hanno ancora compreso la grande importanza della Preghiera. Non trovano lavoro oppure lo trovano dopo molte odissee… e in molti casi non è quello migliore per loro, non corrisponde ai loro talenti e inclinazioni.

Si dirà che se non si percorrono altre strade non si trova facilmente un lavoro, ma questo è il pensiero di chi non ha Fede.

Ritorno all’inizio. I primi seguaci di Gesù hanno avuto comprensibilmente difficoltà ad abbandonarsi all’invito di seguirlo, eppure si riscontra in loro una fiducia verso il Signore che sorprende molto. Certamente la santità che emanava Gesù era inesprimibile, bastava guardarlo per commuoversi ed avere piena fiducia in Lui.

C’è da sottolineare, quindi, una straordinaria docilità degli Apostoli mista alla difficoltà creata dalla confusione che si era venuta a creare. Forse non avevano neanche programmato il loro futuro, sapevano che l’unico lavoro da svolgere era quello di pescatori e la vita sarebbe andata avanti senza innalzamenti particolari.

L’incontro non casuale con Gesù cambia la loro vita e il futuro eterno.

Dio irrompe nei loro cuori senza fare violenza, con paziente dolcezza li invita a seguirlo e parla ad essi di argomenti meravigliosi e nuovi. Si ritrovano commossi e trasportati in una dimensione spirituale mai sperimentata prima e la loro docilità spalanca la porta della santità che Andrea e Pietro in qualche modo assaporano dopo avere parlato con Gesù.

Così la loro devozione al Signore si accrebbe e ne parlarono ad altri con trasporto e grande interesse.

Ecco cosa comporta fidarsi del Signore, puntare ciecamente su Lui e mettere da parte la propria volontà. Gesù non distrugge mai le sante aspirazioni dei cristiani, le eleva per una migliore realizzazione. Gesù desidera essere chiamato, interpellato per ogni nostra necessità, solo così potrà intervenire e renderci davvero felici.

Seguire e fidarsi di Gesù è la gioia più grande della vita, tutto acquista un valore infinito e l’elevata Fede rende buoni e gioiosi.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *