+ VANGELO (Lc 1,46-55)Grandi cose ha fatto in Me l’Onnipotente.

Giovedì 22 dicembre 2022

IV Settimana di Avvento

+ VANGELO (Lc 1,46-55)

Grandi cose ha fatto in Me l’Onnipotente.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Maria disse:

«L’Anima mia magnifica il Signore

e il mio Spirito esulta in Dio, mio Salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua Serva.

D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno Beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente

e Santo è il suo Nome;

di generazione in generazione la sua misericordia

per quelli che Lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni,

ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati,

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,

ricordandosi della sua misericordia,

come aveva detto ai nostri padri,

per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Sono gli ultimi giorni di questo Tempo liturgico inteso come «forte» per la preparazione ad uno dei due eventi più importanti del Cristianesimo. Ci stiamo avvicinando al Natale per incontrare il Bambino che fa risplendere l’Universo di miliardi di stelle, che comanda e domina la natura, la malattia e la morte.

Fino ad oggi ognuno di noi ha vissuto il suo Avvento, questi giorni stabiliti per prepararci interiormente ad incontrare Dio che si fa Uomo, perché è sua l’iniziativa di dialogare con noi, mostrandosi per questo nella condizione più debole e rassicurante di un Bambino.

La domanda che oggi deve accompagnarci riguarda l’impegno che abbiamo profuso in questi giorni di Avvento. Tutti voi che leggete conoscete bene che nelle mie meditazioni utilizzo parole che devono scuotervi, hanno lo scopo di farvi ridestare dalla vita spesso un po’ tiepida, anche se nei desideri ci si propone un impegno più spirituale.

Se non riuscissi a scuotervi, sarebbe inutile questo mio commento giornaliero che mantengo da circa quattordici anni. L’unica cosa che per me conta è la Volontà di Dio e se fossi chiamato a scegliere tra questa e le promesse di onorificenze o grandi aiuti economici per continuare il completamento delle opere qui al Centro di Preghiera, sceglierei senza alcun dubbio e sempre, solo la Volontà di Dio.

Anche perché questa Opera è della Madonna e Lei deve infondere nei vostri cuori il desiderio di aiutarla con le donazioni. In questi giorni da più persone mi è stata chiesta la modalità per l’invio di offerte per aiutare le opere che si stanno realizzando qui e questo è il link: https://www.gesuemaria.it/sostienici/

Ci troviamo nel triduo prima del Natale, dal 22 al 24, è il momento di riflettere con maggiore partecipazione sulla nostra vita spirituale, per non trovarci la notte del 24 tiepidi o impassibili, il cuore indurito e occupato da tante cose che non permettono al Bambino di trovare accoglienza.

Non è una favola l’incontro che vuole fare Gesù con ognuno di noi la notte di Natale. Egli si presenta nelle forme di un Bambino per non impaurirci e attirarci a Lui, ma vuole parlare ai nostri cuori e innanzitutto vuole dirci che nulla è più importante nella vita che amare Dio e vivere il suo Vangelo.

La notte di Natale Gesù Bambino elargisce doni spirituali a quanti trova ben disposti interiormente, confessati e distaccati dagli idoli.

L’intensa vicinanza con lo Spirito del Signore arreca benefici soprannaturali all’intera persona, la rende più spirituale e maggiormente sensibile, con una notevole capacità di un discernimento sicuro e intuitivo. Non c’è persona più affidabile del cattolico che discerne la realtà come la vede Dio, perché è Dio a illuminarlo.

IN QUESTI TRE GIORNI DOBBIAMO DEDICARE MAGGIORE TEMPO ALLA NOSTRA ANIMA, CAPISCO CHE SONO GIORNI DI FIBRILLAZIONE PER DIVERSE RAGIONI, MA VALE LA CANDELA VOLER FARE BELLA FIGURA CON PARENTI E AMICI E DIMENTICARE DIO, COLUI CHE CI HA DATO LA VITA, LA SOSTIENE E CI AIUTA NEI PERICOLI E NELLE MALATTIE?

Comprendo che bisogna osservare quelle formalità diventate fondamentali e senza esse per moltissimi non vi è Natale, ma questo lo intendono i pagani, per i cristiani si deve porre al centro Gesù Bambino, poi la festa solenne, i regali e l’allegria che proprio a Natale si vive con maggiore facilità, in un contesto che agevola l’improvvisa trasformazione di tutti i presenti in persone buone…

Oggi, domani e dopodomani, sono tre giorni da vivere con un interesse superiore verso Gesù, per conoscerci e capire cosa facciamo per Lui.

Molte persone perbene hanno dimenticato il Signore e trovano nella famiglia o nel lavoro l’appagamento che però non riempie mai di gioia e di pace interiore. Molte persone hanno tante buone disposizioni per ottenere da Dio Grazie e discernimento, ottenere anche la capacità di valutare cosa fare nella vita senza seguire le proprie sensazioni, ma solo la Volontà di Dio.

Chi ha scelto o sceglie la Volontà di Dio, riceve tante ispirazioni e scopre l’estensione del Bene in sé, oltre all’accrescimento delle sue capacità.

In questi tre giorni di meditazione potete riflettere sulle scelte della vostra vita passata e presente per capire la correttezza o meno delle vostre intuizioni. Se non lo sono state o qualcosa di grave ne è conseguito, pensate ad un futuro più sicuro insieme a Gesù e alla Madonna, cominciando con un pentimento sincero, poi chiedete a Loro sante ispirazioni per «vedere e capire» la realtà con i Loro occhi e considerarla con il dono dell’Intelletto elargito da Dio.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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