+ VANGELO (Gv 1,29-34)

Giovedì 3 gennaio 2019

Tempo di Natale

Santissimo Nome di Gesù

+ VANGELO (Gv 1,29-34)

Ecco l’Agnello di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’Agnello di Dio, Colui che toglie il peccato del mondo! Egli è Colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un Uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non Lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché Egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di Lui. Io non Lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è Lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

«Qualunque cosa chiederete nel mio Nome, Io la farò». Questa promessa di Gesù rivela l’importanza della memoria del suo Santissimo Nome, venerato fin dai primissimi secoli del Cristianesimo.

Tutti i nomi contengono un significato intrinseco, non sempre viene accostato correttamente al carattere della persona ma ci sono tante prove che il nesso sostanziale esiste. Nel nome di una persona troviamo un’equivalente forza, che non la rilascia il nome ma la rappresenta in qualche modo. Quindi, non pienamente.

I diavoli negli esorcismi si rifiutano di svelare i loro nomi per non perdere la loro forza spirituale, per non dover lasciare la persona posseduta. Con la conoscenza dei loro nomi, avviene come uno svelamento e di conseguenza la perdita della loro autorità.

Il filosofo Platone affermava che «chiunque sa il nome, sa anche le cose» di una persona.

Intendeva che il nome spiega l’essenza di una persona, ciò che è interiormente e tutto quello che ne fa parte. Il nome spiega qualità e difetti, non in modo assoluto ma con la pronuncia del nome di una determinata persona si è come in presenza di colui che si nomina.

Sappiamo che anticamente era sufficiente la conoscenza del nome per esercitare un potere su una persona o su qualsiasi cosa vivente. Ancora oggi quanti praticano la magia vogliono conoscere il nome per praticare un incantesimo, fare una fattura o per maledire. Il nome lo incidono sugli amuleti e talismani, e lo associano a quello delle Entità invocate, i diavoli.

Poi è venuto Gesù e ci ha dato la piena rivelazione, ha promesso che invocando il suo Nome, si rende davvero presente e concede quanto gli viene chiesto. Una parola data che dobbiamo prendere sul serio e nella preghiera dobbiamo ricordare proprio a Gesù che si è impegnato con chi Lo prega e adora, di concedere quanto necessita.

Noi facciamo continua esperienza che la pronuncia del Nome di Gesù ci calma e consola, è il Nome che terrorizza i diavoli.

Oltre il Nome di sua Madre, Maria, non c’è altro nome elargitore di doni e serenità quando viene pronunciato. Gesù è il Nome scelto dal Padre eterno per la missione terrena del Figlio eterno, gli ha impresso il Nome che Dio salva.

I quattro Evangelisti, gli Atti degli Apostoli, le Lettere apostoliche, citano moltissimo il significato e la potenza del Nome di Gesù, fermandosi spesso al solo termine di «Nome» come nell’Antico Testamento si indicava Dio.

Sono numerose i passi del Vangelo che manifestano come i discepoli cercavano Gesù ricorrendo al suo Nome, e con la sola invocazione venivano guariti i malati, cacciati i demoni e avvenivano innumerevoli prodigi.

«E i settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo Nome» (Lc 10,17).

«Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo Nome e cacciato demoni nel tuo Nome e compiuto molti prodigi nel tuo Nome?» (Mt 7,22).

«Non vi è altro Nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale possiamo avere la salvezza» (At 4,12).

La nostra Fede è grande quando professiamo con la bocca e crediamo fermamente nel cuore «che Gesù è il Signore, e che Dio Lo ha ridestato dai morti», e invochiamo il Nome del Signore per conseguire la salvezza (Rom 10,9-13).

La familiarità tra due persone si acquisisce non solo con la frequenza, anche con la pronuncia del nome, che non è come un numero, perché se si ama quella persona, il suo nome ha una grande importanza. Già il ricordo del nome ridesta gioie e sensazioni buone.

Il Nome di Gesù quando viene pronunciato con Fede, trasmette consolazione e pace sconosciute al mondo. La sola pronuncia del Nome di Gesù fa conseguire una grande vittoria contro i diavoli e fa scattare una richiesta di aiuto a Dio per proteggerci da quelli che non ci amano.

Questa affermazione di San Paolo racchiude la verità sul Nome di Gesù.

«Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il Nome che è al di sopra di ogni altro Nome;
perché nel Nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre»
 (Fil 2,9-11).

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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