+ VANGELO (Lc 10,21-24)

Martedì 4 dicembre 2018

I Settimana di Avvento

+ VANGELO (Lc 10,21-24)

Gesù esultò nello Spirito Santo.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a Me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti Profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Ogni anno aumentano in Italia insegnanti o presidi che rifiutano il Presepe nelle scuole e la motivazione è sempre la stessa, l’integrazione. Se ne parla ogni anno, e l’aumento degli infelici che rifiutano il Presepe attesta la diminuzione dei cattolici praticanti e di molti altri che invece vogliono servire il Male. Si diventa malvagi anche senza mettere l’intenzione.

Potrei capire la reazione degli insegnanti contro Lenin, Stalin, Hitler, ecc., ma opporsi contro l’Uomo che parla solo di amore, perdono, misericordia, bontà, verità e carità, rimane un atteggiamento consapevolmente diabolico.

C’è sicuramente insoddisfazione della vita in chi reagisce contro Gesù e la sua Chiesa, una confusione da dissimulatori spietati.

Ciò che sorprende è l’iniziativa che mira a favorire la gioia di pochi bambini immigrati, punendo i bambini italiani che sono figli della nostra tradizione. Il vero problema di questi comportamenti stolti nasce dalla mancata difesa del Presepe da parte della gerarchia della Chiesa italiana. Avete sentito le lamentele di qualche prelato?

Questi insegnanti contrari al Presepe non sono più educatori, non hanno l’equilibrio per formare culturalmente i bambini e devono essere sostituiti. Essi fanno politica a scuola, esternano una ideologia che la storia ha dimostrato come la più disumana, contraddittoria e falsa.

Non vanno sostituiti perché avversi a Gesù, la libertà vale in tutti i sensi, ma per la discriminazione al contrario, per l’impedimento di far vivere alla maggioranza dei bambini italiani la nostra tradizione del Presepe. Se non sono d’accordo, si prendano il mese di ferie a dicembre!

Le sorprese sono molte, c’è anche quella dei genitori credenti che rimangono in silenzio e accettano questa falsa integrazione, genitori cattolici che tacciono per paura o per disinteresse spirituale. Non comprendono che danneggiano religiosamente e culturalmente i loro figli, li privano della conoscenza del più importante evento storico.

La sorpresa principale quest’anno arriva da un prete bisognoso di affetto e notorietà, come purtroppo abbiamo conosciuto in altre circostanze, quando diversi preti hanno mostrato una accoglienza estasiata e osannante degli immigrati, mentre per decenni avevano ignorato i poveri della parrocchia e rifiutato iniziative utili per i giovani, come l’oratorio e la disponibilità di sale parrocchiali per aggregarli e parlare loro del Vangelo.

Mentre con l’arrivo degli immigrati, la fede assopita e sterile di questi preti si è improvvisamente risvegliata e li ha rianimati…

Le foto del parroco toscano con gli immigrati in piscina e le sue imploranti dichiarazioni sulla necessità di aiutare i giovani immigrati (maschi), risvegliano sempre una immensa delusione. Se numerosi parroci aiutano gli immigrati per soldi e per altro, quale Gesù Cristo hanno fatto conoscere ai parrocchiani?

Non sono solamente i soldi o il sesso a trasformare un anonimo parroco in un «eroico» uomo, c’è anche la popolarità che si acquisisce e che permette di aprire magicamente importanti porte della politica e delle trasmissioni televisive.

Mentre si chiude alle spalle dell’«eroico» parroco la porta dove c’è Gesù Cristo.

A Padova vive un parroco che ama così tanto il prossimo, da rifiutare il Presepe. Davvero sapiente… Nulla ci sorprende più nei prelati e preti che non mostrano alcuna religiosità cattolica e cercano di far capire in molti modi che la loro mentalità è come quelli del mondo, ma non più spirituale!

Questo prete chiamato «di strada» -titolo decorativo per tanti salvatori nostrani, più della Legion d’onore per i francesi-,  ha rilasciato più interviste e ha spiegato la non importanza del Presepe, aggrappandosi a questa convinzione: «Se il presepe deve essere pura esteriorità, allora tanto vale non farlo».

Se lui facesse un po’ di adorazione eucaristica in silenzio, senza telecamere… comprenderebbe cos’è il Presepe e incontrerebbe se stesso…

Con il suo metro di valutazione tanti riti sacri della nostra Fede potrebbero non servire in futuro, di sicuro i prelati della cerchia di San Gallo vogliono trasformare la Santa Messa per favorire un ecumenismo che non può venire da Dio, la Rivelazione di Gesù si è chiusa con la sua Ascensione e nulla potrà essere cambiato di quanto la Sacra Tradizione ci ha trasmesso.

Il prete «di strada» di Padova deve predicare il Vangelo storico se vuole entrare in comunione con Cristo, non predichi più se stesso…

Dinanzi a questi cattivissimi esempi, numerosi insegnanti si sentono incoraggiati e svelano a Natale i loro cuori vuoti e scelgono di sabotare la festa di Gesù. Puniscono molti bambini, tradiscono la loro identità, sfoggiano tutto quel livore fagocitato in decenni di frustrazioni e tutto il rancore del loro fallimento esistenziale si riversa su Gesù Bambino.

Leggiamo uno dei tanti casi. Le maestre di una scuola elementare della Riviera del Brenta, al confine tra le province di Venezia e Padova, avevano cancellato il Nome di Gesù da una canzoncina di Natale imparata per la recita. Una bambina di 10 anni si è ribellata e ha lanciato una petizione, sottoscritta dalla quasi totalità dei bimbi in aula, costringendo le maestre alla retromarcia.

Il motivo era lo stesso: non offendere la sensibilità degli alunni non cattolici.

Qui c’è un’acuta stoltezza, una evidente malafede, una ripicca contro la Chiesa e i Sacerdoti.

L’allontanamento dalla Fede in Gesù o una forma di ribellione contro Lui, favorisce l’azione di satana. Molti non comprendono che qualsiasi forma di avversione a Dio spalanca le porte ai diavoli e possono arrecare gravi danni fisici e spirituali.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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