VANGELO (Lc 16,1-8)

Gesù con gli apostoliVenerdì 7 novembre 2014

31ª Settimana del Tempo Ordinario

 

+ I figli di questo mondo verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.

 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”. L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”. Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”. Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Tra i circa sette miliardi di persone viventi, c’è una separazione in due blocchi non certificata né razziale. La divisione sta tra i figli di questo mondo e i figli della Luce. Per arrivare a questa affermazione Gesù racconta una parabola che i meno preparati accolgono come un invito ad imitare il cattivo amministratore, e qui necessita una spiegazione chiara.

Gesù non loda l’azione malvagia dell’amministratore di falsare le ricevute danneggiando notevolmente il suo padrone, la lode riguarda la sua astuzia, il modo di organizzarsi il futuro. Una lode non di approvazione dell’azione, lo ripeto, ma della sua perspicacia. La sua intelligenza vivace lo fa agire con lungimiranza, il suo intelletto diventa lucido e preciso nel conseguire il male, si sviluppa un’acutezza che Gesù fa rivelare ai discepoli.

Il Signore condanna l’azione malvagia compiuta dall’amministratore, il cristiano è invece onesto, buono, sincero, mansueto.

Vediamo che nel mondo la stragrande maggioranza delle persone è lontana dalla Luce Divina e si alimenta di disonestà, trova appagamento nelle opere immorali e in ogni comportamento perverso. Solo Dio conosce il numero dei figli del mondo che vivono in modo opposto ai valori del Vangelo e calpestano la moralità. Per tutti loro non esiste una morale e vorrebbero cancellare anche quanto Dio ha iscritto nella loro coscienza.

Quando si dice che agiscono senza coscienza si vuole dire che non ravvisano più intimamente quelle leggi morali che vi ha deposto Dio, anche nel più cattivo uomo Dio ha inciso le sue orme per vivere onestamente. Ma i peccati ben presto offuscano la coscienza e quanto Dio ha depositato viene sovrastato dalle tenebre e diventa irrilevante.

I figli del mondo seguaci del loro orgoglio possono compiere ogni forma di male e non riescono neanche ad accorgersi della loro vita rovinata e fatta a pezzi, non percepiscono più il senso del peccato e non hanno più un cuore per dolersi del male che compiono nei confronti degli altri.

Pensiamo a tutta la violenza presente nel mondo, alle cattiverie che si compiono nelle famiglie, negli ambienti lavorativi e tra conoscenti. Le tenebre che accecano la mente impediscono anche di controllare l’ira e avvengono omicidi, stragi, guerre per piccole cose.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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